Come si può vedere dal grafico, questo non è un giro che
si può fare tanto per far passare un pomeriggio... Il kilometraggio non è poi
eccessivo, solo 144km, ma il dislivello supera i 3700m, quasi come la famosa
maratona delle dolomiti!
La partenza è da Casteggio e si inizia a risalire la
valle in leggero falsopiano su strada larga fino a Borgo Priolo, dove la
carreggiata si restringe ma la strada stenta ancora a salire. Dopo qualche km,
sulla sinistra c'è un bivio sulla sinistra che porta a Montalto: lo si imbocca e
si inizia col primo muro, una salita di quasi 2 km quasi sempre al 10%, eccetto
400m verso la fine che spianano. Alla fine sulla destra si congiunge un' altra
strada che risale dalla stessa vallata, la si imbocca e si scende, quindi in
fondo si gira a sinistra e si torna all' inizio del muro precedente. Invece di
rifarlo si gira a sinistra (scendendo Montalto è sulla destra) e si imbocca uno
stradino semi-sconosciuto. Dopo 200 metri inizia uno dei peggiori muri, Costa
Pelata: è una salita che va su a gradini, alterna tratti al 16% con tratti all'
8. La prima metà è su asfalto discreto, la 2° invece su asfalto vecchio che
rende ancora più faticosa la scalata. Questo muro ha pendenza del 13.7% su 1.3
km. La discesa è forse più brutta della salita: verso la metà c'è un muro oltre
il 20% su uno stradino vecchio e rovinato, con buche e ghiaia, che però
finiscono in prossimità delle case, 400m prima della fine.
Si sale a sinistra
verso Borgoratto Mormorolo, con pendenze da falsopiano, 2-4%, fino a un bivio
sulla destra che porta a Fortunago. Si vede una strada inerpicarsi in maniera
assurda verso il paese, ed è propio quella salita che si deve affrontare! Sono
1,2 km su strada larga e buona, senza sparate verticali e con 50m in cui
rifiatare verso la fine, ma la pendenza è sempre sul 12-14%!
Si gira subito a
sinistra e si scende verso Schizzola; non è una discesa agevole, nella
prima parte ci sono diversi saliscendi che obbligano a mettere il 39, mentre la
seconda metà è normale. Finita la vera discesa, c'è uno stradino sulla sinistra
che porta a Cencerate, lo si imbocca e si affronta un primo tratto breve di
salita, seguito da un piano. Dopo una curva a destra inizia il 4° muro di
giornata, con i primi 500m massacranti, che tagliano gambe e fiato, mentre gli
altri 500m sono più agevoli, con un tratto in cui rifiatare. Complessivamente la
pendenza è superiore al 13%, ma l' asfalto è nuovo. Si scende verso la val
Ardivestra su uno stradino in buono stato, si gira a sinistra e dopo pochi
decametri si rigira a destra per Montesegale.
Non ha pendenze eccessive, ma
nella 2° parte sono costanti al 10-12% anche se sembrano più facili di quel che
realmente sono. Da Montesegale si prosegue per Sanguignano, quindi si ridiscende
a valle su asfalto vecchiotto ma non pericoloso, si prosegue per 1 km abbondante
e si svolta a sinistra verso Piumesana.
La pendenza media nferiore al 10% non
deve ingannare, questa è una salita abbastanza dura, resa difficile dalla
disposizione dei tratti più duri: all' inizio e alla fine ci sono tratti piani,
al centro invece la pendenza è alta e non c'è spazio per prendere fiato nè prima
nè dopo i drittoni che attraversano i paesini. La discesa verso la valle
Staffora è dolce e discreta, e fino al bivio per Pizzocorno non ci sono
difficoltà di rilievo, se non due brevi tratti al 4% sulla statale.
Si supera
Ponte Nizza e si gira a sinistra, per quella che forse è la salita più facile
(eccetto il muro di Sarezzano verso la fine): non ha tratti molto duri, ma
comunque è costante all' 8-9% per 2500m, fino al bivio di Vignola sulla destra.
Discesa normale e statale sino a Bagnaria, dove si gira a destra e si inizia
Guardamonte.
Anche questa non ha pendenze massime di rilievo, ma sono pur
sempre 4 km al 10%, che a questo punto cominciano a diventare faticosi. Si
scende verso San Sebastiano su asfalto all' inizio ruvido, poi discreto, dove si
supera il Curone e si scende per 3 km verso valle, fino alla strettoia in mezzo
alle case e al bivio sulla sinistra.
Ecco che inizia il muro di vallescura: i
primi 700m sono in falsopiano, il restante km è duro con dei tornanti micidiali
specialmente nella prima parte. La discesa è anche più ripida della salita,
bisogna stare attenti a non mollare i freni altrimenti si acquista velocità
molto in fretta. Si prosegue con un falsopiano e si supera il torrente Grue
sulla destra, quindi si gira a destra e si attende la strada sulla sinistra che
porta a Oliva- Avolasca. La prima parte è "facile", poi un drittone verso la
metà e la strada si restringe. Si scollina e si scende sino ad Avolasca, quindi
si prosegue in una comoda discesa (con qualche contropendenza) fino a Cerreto
Grue, dove si imbocca la discesa sulla destra sino al fondovalle.
Si scende
la vallata per un paio di km, quindi si prende la strada sulla sinistra che
porta a Sarezzano. Forse è la più facile, ma a questo punto si hanno oltre 100km
di pendenze estreme e anche una salitella di 1 km con punte del 10% può
rivelarsi ostica. A Sarezzano si scende con una strada lieve e dritta verso la
valle, dove si prosegue per Viguzzolo. Raggiunto questo paese si segue la
statale a destra verso Castellar Guidobono, dove la si lascia andando dritti
fino al bivio sulla destra che porta a Volpeglino-Berzano.
Il tratto
veramente duro è subito all' inizio, con un drittone di 1 km che finisce solo
dopo Volpeglino, dopo di chè la strada spiana e in un tratto scende ancora. Ma
la cima è ancora lontana, mancano un paio di km su asfalto rovinato e pendenze
non semplici, oltre ad un brevissimo tratto al 20%, dopo il quale si spiana e si
scende leggermente verso cà del Borgo. Da lì si gira a destra e dopo una discesa
si sale per 500m verso Montemarzino. Arrivati all' incrocio si scende a sinistra
su una comoda discesa e alla fine si gira a sinistra e si va quasi a Volpedo. In
corrispondenza delle prime case c'è sulla sinistra una strada che porta a Ville:
l' inizio non è difficile, ma poi le pendenze continue possono dar fastidio e il
drittone nel paese può dare il colpo di grazia. Superato quello si spiana e
poi si risale per 300m verso cà del Borgo, a 100m da dove si è passati poco
tempo prima. Questa volta si gira a destra verso Monleale, dove una discesa
porta a Volpedo.
Si supera il Curone, si seguono le indicazioni per il Groppo
ma si gira prima sulla destra. Dopo 2 km di falsopiano su uno stradino inizia un
altro muro massacrante, Cà del Bruno. L' asfalto non è il massimo, ma le
pendenze sono sempre elevate, seppur con qualche decina di metri in cui
rifiatare. Dopo il muro finale che porta alla frazione, si svolta a sinistra, si
sale ancora un po' e si scende direzione Rivanazzano. Ad Alta Collina però si
svolta a destra e con una divertente discesa (qualche tornante, mai difficile)
si arriva a Godiasco.
Si "guada" lo Staffora, si gira a destra e subito a
sinistra seguendo il cartello che indica Gomo. Questa è l' ultima, finita questa
finita la sofferenza, ma probabilmente è la più dura di tutte, non per le
pendenze massime, ma per quel continuo over 10% che dura 2,5 km. La salita
inizia subito con un muro, poi spiana per 300m, quindi le pendenze si fanno
costanti fino alla fine, dove lo stradino corre in costa e si esce dal
bosco.
Il giro è finito, ovviamente questa non è una proposta seria, è solo
un' esagerazione che era bello fare. Per chi volesse tornare a Casteggio
consiglio di scendere a Rivanazzano e seguire la statale, altrimenti potrebbe
aggiungere un muro passando per Retorbido-Garlazzolo-Codevilla.
Fontane: per
l' acqua si possono trovare fontane a Montalto pavese, (1), ma bisogna
allungarela strada di un po', a Fortunago (3) girando a sinistra, a
Bagnaria, S. Sebastiano, Cerreto Grue, Viguzzolo, Volpeglino (12), Volpedo, San
Lorenzo (cà Bruno-Godiasco), Godiasco, Gomo. Si possono trovare bar a Casteggio,
Montalto Pavese, Fortunago, Ponte Nizza, Bagnaria, S. Sebastiano, Sarezzano,
Viguzzolo, Volpedo, Godiasco. Infine se qualcuno fa veramente questo giro (o
anche una buona parte) avrà eternamente la mia stima.
Ciao, Pedra
Altimetrie: Montalto, Costa Pelata, Fortunago, Cencerate, Montesegale, Piumesana, Pizzocorno, Guardamonte, Vallescura, Oliva, Berzano, Ville, Cà di Bruno, Gomo.